Il presidente Mattarella stringe la mano ai giovani in prima fila. In secondo piano potete vedermi mentre cerco di paparazzare il presidente (con scarsi risultati). |
se c'è qualcosa che sto apprezzando sempre di più nella mia vita sono i numerosissimi incontri che ho la possibilità di avere. Alcuni di questi sono stati davvero speciali, con personalità illustri, come papa Francesco, Gad Lerner, Giuseppe Catozzella, Francesco Lorenzi… (se non li conoscete dovete assolutamente rimediare!!!). A questi nomi "importanti" si aggiungono le tantissime persone con cui ogni giorno condivido relazioni, pensieri, riflessioni.
Non siamo mai abbastanza grati alla vita per tutte le bellissime possibilità che ci dona! Io personalmente non posso non ringraziare per un'incontro a cui ho partecipato settimana scorsa, con nientemeno che il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella!
So che lo state pensando, sono proprio un ragazzo fortunato, come canta il grande Jova! Eh si, lo ammetto!
Mattarella a Bergamo
Veniamo al sodo. Per prima cosa devo dirvi che incontrare personalmente il Presidente Mattarella è stato davvero emozionante! Tralasciando la solita frase "Non capita tutti i giorni!", ho provato molta gioia non solamente per il fatto di incontrare il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, ossia il rappresentante più alto dello Stato Italiano... ero entusiasta perché avrei incontrato quel grandissimo uomo che è Sergio Mattarella.Il presidente alle prese con un robot durante la visita al "Kilometro Rosso" a Bergamo. |
Sergio Mattarella e il fratello Piersanti
Il fratello del presidente, Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia nel 1980. |
Chiusa parentesi, magari tratterò la vicenda di Piersanti in un altro articolo. Almeno adesso conoscete un motivo in più per stimare il capo dello Stato che, bisogna dirlo, spesso è oggetto di derisione da parte dell'opinione pubblica, di alcuni politici e dei giornali.
"Ho stretto la mano al Presidente"
Arriviamo all'incontro vero e proprio.
Contesto? La rassegna culturale "Molte fedi sotto lo stesso cielo", grande occasione per ricevere a Bergamo personalità illustri (qui l'incontro con Gad Lerner: https://mbooksshow.blogspot.com/2019/10/i-poveri-li-avete-sempre-con-voi.html) e la manifestazione annuale "Bergamo scienza", che si occupa di diffondere passione per la scienza a tantissime persone di tutte le età.
Grazie a queste due organizzazioni abbiamo accolto il presidente Mattarella nell'auditorium del Seminario di Bergamo giovedi 24 ottobre 2019. L'incontro è entrato subito nel vivo dopo che il presidente ha raggiunto l'auditorium accompagnato dalle note dell'Inno di Mameli.
Il presidente saluta i ragazzi delle medie del seminario Giovanni XXIII. |
Particolare interessante: arrivato in seminario, avendo visto i seminaristi delle medie che lo attendevano con tanto di striscione, il presidente si è diretto verso di loro - che aspettavano sotto la pioggia - movimentando la squadra di guardie del corpo. Alla faccia del cerimonale!
Accolto dal vescovo di Bergamo mons. Francesco Beschi e dalle autorità, il presidente è stato chiamato a rispondere ad alcune domande poste da 4 giovani bergamaschi sul tema "Giovani - società - futuro".
Riporto in sintesi le parole del presidente, dei giovani e degli organizzatori.
Rivolgendosi alle autorità presenti, Daniele Rocchetti e Raffaella Ravasio, rispettivamente rappresentanti di Molte Fedi e Bergamo Scienza, hanno ricordato l'importanza e l'urgenza, in questo tempo di incertezza - soprattutto per i giovani, - di "restare umani" e di "interpretare il mondo e non di subirlo". Entrambi hanno incoraggiato i giovani al dialogo tra sapere umanistico e scientifico.
Il presidente stringe la mano ai giovani che gli hanno rivolto le domande |
I quattro giovani, rivolgendosi al presidente, hanno sottolineato il ruolo fondamentale e al contempo oggi in difficoltà della scuola: "Se la scuola si ferma, si ferma anche il nostro avvenire!". Uno di loro in particolare mi ha colpito, sottolineando la sua preoccupazione per l'attuale cultura dello scarto e per l'individualismo imperante.
"Che ruolo devono avere i giovani in questa società? Giusto farsi sentire con manifestazioni e appelli? L'Italia è un paese per noi giovani?"
Sono queste le domande rivolte al presidente, che ringraziando ha salito sul palco e ha preso la parola, parlando per venti minuti abbondanti.
Per prima cosa Mattarella ha elogiato Bergamo, città di grande storia e cultura. Arrivando a rispondere ai giovani, ha detto con fermezza che
"...questo è un domani che è già nelle vostre mani; affrontatelo con slancio propositivo, perseguendo i grandi valori: la pace, la giustizia e il rispetto per tutti i popoli."In questa fase di transizione tra due generazioni, il presidente ci ha invitato, senza paura, a far sentire la nostra voce, sull'esempio di Greta e del movimento del #fridayforfuture.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.L'invito del presidente rivolto non solo ai giovani, ma a tutti i cittadini, è quello di lavorare, seguendo le innovazioni della scienza, per abolire queste disparità. Interessante un breve excursus con cui ha ricordato il primato dell'uomo sulla tecnologia, che a volte sembra sovrastarlo.
Parole che lasciano il segno e ci danno la carica per costruire il nostro domani rendendoci conto delle difficoltà del nostro tempo, camminando con entusiasmo verso un futuro più giusto.
Alla fine dell'incontro vedo Attilio, amico e compagno di qualche annetto più grande, che con soddisfazione mi dice: "Visto? Ho stretto la mano al presidente!"
Accidenti a me che ho scelto il settore più vicino al palco.