domenica 25 agosto 2019

L'ACCOGLIENZA SPIEGATA CON TRE LIBRI

Carissimi lettori bentornati!
Anche quest'anno l'estate avanza velocissima e io non posso fare a meno di voltarmi indietro e scegliere quali tra i libri letti quelli che mi sono piaciuti di più
Prima di immergermi nel tema di oggi vi devo confessare che il proposito iniziale di leggere molto si è scontrato con le varie spiagge in giro per l'Italia nelle quali ho trascorso le mie vacanze! Nonostante questo sono soddisfatto delle letture fatte, soprattutto per la qualità e non solo per la quantità (comunque accettabile!).

Come avrete capito dal titolo oggi parliamo di accoglienza: nello specifico vi propongo tre libri che ho terminato questa estate che girano attorno a questo tema. Partiamo subito!


IN MARE NON ESISTONO TAXI - ROBERTO SAVIANO


Il primo libro di cui vi voglio parlare in maniera approfondita è un testo molto interessante. Edito da Contrasto Books nel maggio 2019 (lo vidi per la prima volta al Salone del Libro, dove è stato presentato) mi ha subito colpito: non è un libro come gli altri, in quanto riporta molte interviste che Roberto Saviano ha fatto ad alcuni tra i più importanti fotografi del nostro tempo sul tema dell'immigrazione. Il tutto correlato da incredibili fotografie. 

Ciò che mi pare importantissimo è la testimonianza dei fotografi che a bordo delle navi di soccorso hanno immortalato i vari salvataggi con grande freddezza, cogliendo i momenti più delicati. Davvero queste foto sono testimonianze di ciò che avviene in mare, dove, come scrive Saviano, basta lo schiaffo di un'onda per ribaltare un'imbarcazione. Davanti a queste foto non si può che abbandonare ogni pregiudizio e accorgersi di ciò che davvero sta succedendo nel mare Nostrum. 


Ebbene, le foto riportate non si concentrano solo sulla traversata del mare. Come sappiamo, il viaggio dei migranti parte sempre da più lontano: molti sono costretti ad attraversare il deserto a bordo di mezzi obsoleti, caricati come animali per sfruttare tutto lo spazio disponibile. In questo libro potete trovare foto eccezionali (nel senso che è eccezionale vederle) di questi viaggi nel deserto; grazie a queste foto possiamo renderci conto di quanto sia difficile partire dal proprio Paese d'origine, possiamo capire quali pericoli veri le persone che partono sono disposte ad incontrare (non mancano nel deserto le ossa di chi non ce l'ha fatta). 

Il libro presenta un'introduzione e una postfazione di Roberto Saviano, nelle quali egli riassume quanto detto dai suoi interlocutori, ribadendo con forza che l'accoglienza non solo è stabilita dai vari trattati internazionali ma anche dalla legge del mare, che impone di salvare quanti si trovano in pericolo e di portarli al più presto sulla terraferma. Saviano aggiunge inoltre che si, è tempo che l'Europa si impegni a cambiare il famoso trattato di Dublino (il quale stabilisce che i migranti arrivati nell'Unione rimangano sul suolo del Paese dal quale sono entrati), ma tutto questo spetta alle istituzioni competenti e non si possono usare gli stessi migranti (già vittime dei trafficanti di uomini) per ricattare l'Unione Europea, come più volte fatto dall'attuale Ministro degli Interni Matteo Salvini. 

Oltre a spiegare la situazione in maniera chiara e attenta, questo libro è testimonianza vivente di ciò che sta accadendo e di cui un giorno, come ricordava Alessandro Leogrande, ci verrà chiesto conto.

Per acquistare il libro: https://amzn.to/2ZcB6DW


RIACE, UNA STORIA ITALIANA - CHIARA SASSO


“...ognuno è chiamato a prendere posizione. Da quale parte stiamo? [...] Credo che dobbiamo dimostrare con le parole con i fatti di essere da una parte sola, quella dei diritti, della dignità e della libertà.” (Da un discorso di Mimmo Lucano)

Riace. La conosciamo tutti, almeno per nome, magari non sappiamo esattamente dove si trova. Si può diventare famosi per due motivi: il primo è se si fa qualcosa di buono, il secondo è se di buono non si fa niente, e anzi, si fa il contrario. Riace è diventata due volte famosa. La prima tanto tempo fa, nell’estate del 2008, quando il sindaco di allora Mimmo Lucano ha dato il via al progetto di accoglienza meglio riuscito d’Europa: in un paesino calabrese - famoso solo per il ritrovamento di due statue di bronzo nel mare - popolato da poche centinaia di abitanti vengono accolte molte persone provenienti da diversi paesi. Lo slogan è in calabrese: “Prego, trasite!”. Da allora il paese che sembrava destinato a scomparire si ripopola, ripartono la scuola e gli altri servizi fondamentali. 

Mimmo Lucano
La seconda volta in cui Riace è diventata famosa, sottolineo “tristemente” famosa, è molto più recente, quando dopo diverse ispezioni il 2 ottobre 2018 il sindaco Mimmo Lucano viene arrestato. Dopo diversi mesi verrà obbligato a non risiedere più a Riace. Nei giorni scorsi la vicenda è tornata sotto l'attenzione pubblica, dato che il padre di Domenico presenta gravi problemi di salute e il figlio non può sostenerlo.

Cartello di Riace, paese dell'accoglienza.
Chiaro che il sistema al tempo accusa il colpo: se da anni i fondi dal Ministero non arrivavano più, ora i volontari non trovano più spazio. 
Il tutto per interessi personali e di propaganda di un uomo con un nome e un cognome, che bisogna dire ad alta voce esponendosi: Matteo Salvini. 
La storia dettagliata, con tutti i passaggi del processo a Lucano, le vicende del passato e i nuovi scenari in questo libro di Chiara Sasso. Edito da Gruppo Abele Edizioni, sempre attenta al tema sociale, questo libretto di 190 pagine aiuta a inquadrare la situazione attuale, andando in profondità e indietro nel tempo. Sasso ripercorre tutta la storia di Riace, fino agli ultimi avvenimenti, con un'attenzione quasi sacrale, intenta a narrare la storia di un bellissimo fiore italiano che purtroppo da poco è appassito.

L'ho trovato preciso, vero, appassionante. Quando tutti noi parliamo di accoglienza dovremmo avere sempre in mente la storia di Riace, per ricordarci che è possibile accogliere, integrare e vivere con e grazie a persone che vengono da lontano. La sfida è alta, occorre rimboccarsi le maniche e darsi da fare, come hanno fatto in questi anni gli abitanti di Riace.

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NAUFRAGHI SENZA VOLTO - CRISTINA CATTANEO


Il verbo "accogliere" deriva dal latino colligere, letteralmente "raccogliere, riunire", riferito anche dagli antichi ai disastri in mare: colligere nufragium = raccogliere i resti di un naufragio. 

Questa breve introduzione etimologica mi aiuta a collegarmi al prossimo e ultimo libro di oggi. Quando sentiamo ai telegiornali o leggiamo nelle Breaking News che ci sono stati naufragi "al largo di Lampedusa" spesso non pensiamo a ciò che avviene dopo. Immediatamente partono i soccorsi, e quando si è certi che non ci siano più sopravvissuti si procede con il recupero dei cadaveri, un'azione di cui si parla pochissimo, che si tende a nascondere, forse perché impressiona parlarne, ma che è importantissima: recuperare i resti (ciò che rimane) dei corpi delle vittime è un gesto che ridà dignità. 

Non solo. Perché non basta recuperare i corpi, anzi non serve a nulla se non si riesce a recuperare l'identità della vittima. A questo scopo sono preziosissimi i documenti che i migranti portano con sé. Non so se riusciamo a capirlo, ma ridare l'identità a una persona morta è fondamentale dal punto di vista umano anche nel rispetto della famiglia. Quando dopo i vari esami sui corpi si giunge a dare un nome al cadavere, immediatamente parte la ricerca, spesso costosa e faticosa, dei familiari.

Anche questa è importantissima: immaginate che un vostro caro sia partito e non abbia fatto più sapere nulla. Ci sono persone che rimangono nell'attesa per anni, attesa che diventa sempre più disperazione. In questo libro, Cristina Cattaneo, medico legale, racconta le sue esperienze in seguito ai naufragi più disastrosi degli ultimi anni. Un capitolo intitolato "I loro morti come i nostri" riassume bene tutto il senso del testo: dare un nome alle vittime del nostro Mediterraneo è un gesto di grande umanità, di grandi sforzi senza dubbio, ma che è dovuto alle vittime stesse e alle loro famiglie.

Il barcone recuperato dopo il naufragio del 18 aprile 2015.
All'interno decine di cadaveri.

Un libro toccante, nel quale Cristina racconta l'episodio soprannominato "della pagella": ispezionando quello che doveva essere una maglietta di un ragazzo giovanissimo ha trovato una pagella scolastica, che la vittima aveva cucito dentro la maglia per non perderla. Quel ragazzo è diventato il simbolo di chi cerca in un altro Paese i diritti fondamentali come l'istruzione. 

Da leggere tutto d'un fiato, ve lo consiglio tantissimo, sopratutto per smentire quelle bufale che spesso vengono ripetute in Tv e alle quali finiamo di credere. Come per gli altri due libri, questo volume vi può dare un racconto vero, una TESTIMONIANZA di ciò che davvero sta succedendo e davanti al quale non possiamo stare con le mani in mano. 

Per acquistarlo: https://amzn.to/2ZsoloU

Conclusioni

Spero davvero che questi suggerimenti vi portino a curiosare e approfondire questa tematica dell'accoglienza, davvero importante per il nostro futuro. Vi lascio con questa bella notizia che ho trovato online, a dimostrazione del fatto che ognuno può fare la sua parte senza perderci nulla!    

domenica 4 agosto 2019

La magia dell'alba

Bentornati cari lettori!
L'articolo di oggi è un po' "fuori dagli schemi": non lo avevo programmato ma è nato un po' da sé, grazie a eventi che si sono verificati insieme. Sarà che siamo in estate, e in estate i miei programmi progettati con un ordine impeccabile vengono immancabilmente rovinati. Mi basterebbe proporvi le mie infinite liste di lettura che non rispetto ma continuo a fare. Siamo in estate, va bene così!

Dopo questa breve introduzione tuffiamoci in questo mare di bellezza! Il tema di oggi è l'alba. E mo' vi spiego tutto.

Andiamo in ordine. Come sapete a luglio ho passato una settimana di vacanza in Puglia e se siete molto attenti avrete anche notato dal mio profilo Instagram (www.instagram.com/booksshow) che una mattina ho fatto una bellissima camminata all'alba in compagnia di un mio grande amico (il video che riprende tutto è sulla mia Instagram TV). Devo dirvi che è stata stupenda, soprattutto perché è nata per caso: seppur eravamo andati a letto molto tardi, verso le 5 mi svegliai tormentato dalle zanzare che, lo sapete tutti, se iniziano a infastidirti di notte non smettono più. Guardai il cellulare e, avendo notato l'ora (l'alba quel giorno era indicata per le 5:34) ho colto l'occasione al volo, svegliando il povero Andrea che dormiva tranquillo e trascinandolo in riva al mare per guardare l'alba. Tutto il resto potete vederlo sul video, comunque pieno di parole un po' a caso (erano le 5 di mattina!)

L'alba a Casalabate (LE)

Era la prima volta che vedevo il sole nascere dal mare dal vivo: avevo visto tantissime foto, ma credetemi non è la stessa cosa! In pochissimi istanti il cielo blu si colora di una luce stupenda e le nuvole creano disegni nel cielo che fanno restare a bocca aperta! Ovviamente dovete "beccare" una giornata limpida, e lo spettacolo è assicurato! 

Inoltre davanti al sole che sorge e si riflette sul mare non si rimane "fermi": il pensiero va, libero, e stando un po' soli lo sguardo si posa sulle cose più semplici: gli scogli sul mare che sono belli come non mai, le piccole onde che cullano la riva, il vento che ti accarezza i capelli... rinasce tutto il nostro rapporto con la natura, il Creato. Sicuramente è bellissimo trascorrere questi pochi minuti (impressionante la velocità con cui accade tutto) magari ascoltando delle buone canzoni - come Gente della notte o L'alba di Jovanotti - , ma è tutto più magico farlo in silenzio, contemplando la bellezza che ci circonda. 

Dopo questa esperienza molto bella ho lasciato per qualche giorno il pensiero dell'alba, dato che a casa mia non si vede granché... eppure poco prima di ripartire per Rimini, dove avrei vissuto una settimana con un gruppo di adolescenti del mio paese, ho avuto in dono tantissimi libri da un sacerdote che tra pochi mesi partirà per la Bolivia. Tra questi spunta un titolo già sentito: Tre volte all'alba, di Alessandro Baricco.
Il libro "Oceano mare"
autografato da Baricco

E a questo punto devo aprire una parentesi di notevole importanza! Eh già, perché Alessandro Baricco è uno scrittore che, oltre ad apprezzare molto, ho avuto la grande fortuna di incontrare! Nell'ambito di Bookcity, manifestazione che si tiene ogni anno a Milano, con la mia classe abbiamo recitato sul palco del teatro Litta proprio accanto a lui, che prima di assistere alla nostra performance sulla vicenda di Odisseo ha proposto un suo monologo. Inutile dire quanto fosse alto l'entusiasmo! Cioè, era proprio lui, Alessandro Baricco, quello di Novecento, accanto a noi sul palco!!! E chi mai l'avrebbe pensato? 
Ovviamente non sono mancate foto e autografi! 

Sul palco del Litta con Alessandro Baricco
Proprio per questa bellissima esperienza che ho potuto vivere ogni volta che vedo un libro di Baricco o ne sento parlare rimango affascinato e ripenso a quel giorno stupendo! 


Fatta questa (penso dovuta) parentesi, torno a raccontarvi... il giorno della partenza per Rimini mi sono munito di Tre volte all'alba e sono salito sul nostro Pullman. Siamo partiti alle 6, l'alba sarebbe stata alle 6:08. 


Il pullman parte e io inizio il libro, mentre fuori dal finestrino il sole sorge. Non ero in spiaggia, ma è stato comunque bellissimo! E il libro era a tema! Mi ha preso così tanto che ho finito tutti e tre i capitoli (94 pagine) prima della sosta per la colazione. 

Tre volte all'alba racconta tre incontri, avvenuti tutti all'alba appunto, in periodi diversi di tempo. Le circostanze sono diverse, ma qualcosa nei personaggi crea continuità, e sta al lettore il compito di scoprire che... (SPOILER! Andate a leggerlo, ci mettete un'oretta!)







Lo trovate qui a soli 6 euro: https://amzn.to/2T3oRUK
I dialoghi svolti all'alba sono pieni di umanità, sembra davvero di essere uno dei due personaggi. 
Lo stile invece è sempre quello: Baricco o lo si ama o lo si odia. Penso che dipenda molto dal momento in cui ci si approccia ai suoi romanzi. Se letti nel periodo giusto, rimangono tra i libri più belli letti in assoluto!

E così si chiude, per ora, questa riflessione sull'alba. C'è qualcosa di magico in questa parte della giornata, quando tutto ricomincia nel silenzio, senza che nessuno se ne accorga. Dovunque siate, provate per una volta a gustare questo spettacolo, lasciatevi conquistare dalla bellezza che abbiamo davanti! 

Perché all'alba, come dice Jovanotti, è tutto un po' più bello!

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