Bentornati sul mio blog!
Oggi vi voglio aggiornare sulle mie
letture più recenti!
Se mi seguite su Instagram (www.instagram.com/booksshow)
probabilmente sapete già cosa ho letto e cosa sto leggendo in questo periodo...
qui però cerchiamo di approfondire!
NARCISO E BOCCADORO - HERMAN HESSE
Mentre
con il treno raggiungevo Torino e il Salone del Libro ho terminato la lettura
di questo romanzo.
Lo ammetto, ci ho messo un po' a finirlo!
Il libro in sé non è lunghissimo (308 pagine) e la scrittura di Hesse è fluida,
non ti annoia. A volte ciò che manca è proprio il tempo!!!
Veniamo alla trama: siamo nel Medioevo,
nel convento di Mariabronn dove un giovane, Boccadoro, viene accompagnato dal
padre. Lì comincerà a studiare, a diventare grande, ma soprattutto incontrerà
Narciso, un ragazzo molto colto poco più grande di lui, che ammira da
subito.
Boccadoro si scoprirà molto diverso da Narciso, che nel frattempo è diventato suo grande amico: egli è uno spirito libero, desideroso di fare nuove esperienze, di vivere fino in fondo. È per questo che un giorno fugge dal convento e inizia a vivere da vagabondo, girando il mondo alla ricerca di sé.
Da questo punto il libro si concentra
sulla nuova vita di Boccadoro, lasciando Narciso ai suoi incarichi nel
convento: ha preso i voti e con il tempo diventerà addirittura abate.
Boccadoro continua a vagabondare e
sperimenta da un lato d'amore, che gli fa amare la vita, dall'altro la durezza
di alcune situazioni, tra cui la morte per mano sua di un vagabondo e
soprattutto la peste.
Arrivato dopo numerose esperienze in un
convento, entra dopo anni nella chiesa e scopre una statua della Madonna con il
bambino che lo fa innamorare. Con decisione cerca l'autore dell'opera,
Maestro Nicola, e si mette al suo servizio, diventando un vero e proprio
artista, finché la vita vagabonda non lo richiamerà a sé.
Dopo varie avventure ritroverà nel momento
più difficile l'amico Narciso (e questo è il pezzo più bello di tutto il romanzo!!!), che lo salverà e gli mostrerà di nuovo la forza
dell'amicizia. I due saranno ancora più amici, scoprendosi sempre più
diversi.
Un romanzo che mostra come l'amicizia sia
talmente potente da unire anche chi non ha niente in comune, se non il volere
il bene dell'altro. Che dire, ve lo consiglio! Lasciatevi trasportare nei viaggi di Boccadoro, perché troverete anche un pezzo di voi stessi!
IL GIORNO DELLA CIVETTA - LEONARDO
SCIASCIA
Decisamente più corto - solo 117 pagine (si legge in un pomeriggio!) - il primo romanzo che racconta la mafia è un must-read! Edito nel '61, Il giorno della civetta si dimostra (purtoppo!) tremendamente attuale, grazie alla lucidità di Sciascia, capace di immortalare in un breve romanzo tutto ciò che è la mafia: corruzione, interessi e soprattutto omertà. In sintesi si potrebbe dire "merda".
Il romanzo si apre con un omicidio su cui il capitano Bellodi dovrà indagare. Poco dopo ecco la sparizione di un uomo che forse aveva visto qualcosa che non doveva vedere. Indagando sul settore degli appalti, tra indizi e lettere anonime mandate per sviare le indagini, la squadra di investigatori deve fare i conti con l'omertà, fortissima all'inizio del libro, quando Salvatore Colasberna viene ucciso mentre stava per salire sul bus, e tutti i passeggeri si ritrovano a dire "Non ho visto niente!"
Le indagini del capitano procedono bene, e infatti avviene l'omicidio di un informatore che stavolta ha parlato troppo. Dopo gli arresti, i vari interrogatori - tra cui quello di don Mariano, boss, bellissimo letterariamente parlando - e altre indagini, il capitano Bellodi, che si era preso una pausa in famiglia, a Parma, decide di tornare in Sicilia, pensando alla quale dice "Mi ci romperò la testa".
Corto, avvincente, vero... leggetelo, anche solo per il celebre discorso di don Mariano al capitano, nel quale divide l'umanità tra uomini, mezz'uomini, ominicchi, pigliainculo e quaquaraquà.
Sciascia, geniale!
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