Oggi per voi una lista di libri da non farsi assolutamente mancare!!!

Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana
Freschi di 25 Aprile vi propongo questa raccolta di lettere davvero toccanti, scritte da condannati a morte della Resistenza italiana poco prima di morire. In queste lettere potrete trovare, oltre che commozione, la fiducia che i nostri connazionali hanno messo in noi "posteri", per i quali persero la vita. Fondamentale per riflettere sul nostro passato, presente e futuro.
Einaudi ha pubblicato anche le Lettere di condannati a morte della resistenza europea, che ci possono aiutare a pensare a queste vite spezzate per un futuro migliore della nostra Europa, che dobbiamo costruire giorno dopo giorno e che siamo ancora molto lontani da raggiungere.

Il sociologo dal Lago propone in questo testo di qualche anno fa e ora in super saldo su Amazon una riflessione interessante sul nostro modo di essere a contatto con la crudeltà. Quali sono i criteri con cui la crudeltà, ampiamente mostrata dai media vecchi e nuovi, è occasione di sdegno o di intervento “umanitario”? La risposta è che lo sdegno dipende da un complesso di circostanze, tra cui gli interessi materiali in gioco e la fondamentale indifferenza delle opinioni pubbliche occidentali. Come si è determinata questa strana mescolanza di insensibilità e moralismo? Riprendendo il tema della crudeltà nel mondo classico e moderno, come si manifesta soprattutto nella letteratura e nella cultura di massa, il saggio analizza la complessità dello “sguardo” come ottica culturale: non è la crudeltà a essere finita ma il nostro sguardo culturale a non vederla più. È così che dalla fine della guerra fredda, ormai da quasi venticinque anni, l’Occidente combatte guerre in mezzo mondo senza che la sua vita quotidiana sia alterata e in un’indifferenza appena venata di voyeurismo.
La nostra casa è in fiamme - Greta Thumberg
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Un classico da non farsi mancare!
Dalla prefazione: Le emozioni, in questo romanzo, ci sono tutte. Poi ci sono coraggio, dolore e piacere. La protagonista è l'ombra. L'ombra da cui ognuno di noi cerca di fuggire, ma che poi ci prende. Ma cosa fare quando la tua parte nascosta finisce dentro il corpo della persona che ami? Forse, non resta che mollare le cime dal pontile e salpare verso la follia. E qual è la follia? Quella di ritrovarsi all'Inferno senza aver peccato? Oppure affidarsi a un sistema non strutturato per la presa in cura, che si affida alla tecnica, che non approfondisce e non si pone troppe domande? In questo romanzo il tempo sembra scandire la vita, ma il tempo qui non c'è. La vita ha un sapore magico e nella vita c'è qualcosa di più forte di tutte le emozioni e di tutti i sistemi, un amore, qualcosa che va contro la morte. Qualcosa che non muore.
Un saggio molto interessante e attuale su una questione con cui ci dobbiamo confrontare ogni giorno. Come combattere l'intolleranza? Quali paure di fronte al "diverso"? Eco prova a rispondere a queste domande decisive in un breve saggio... da non farsi mancare!
Vi rimando alla mia recensione su Instagram dell'altro libro di don Marco d'Agostino "Spaccato in due", scritto a quattro mani insieme a Gianluca: https://www.instagram.com/p/Bu4VAk0n98o/
Il libro che vi propongo qui è scritto da don Marco un anno dopo la scomparsa di Gian, ed è una rilettura della sua vita, breve ma vera.
Gian non è morto disperato, ma affidato. Non se n'è andato sbattendo la porta, ma incamminandosi. Non ha chiuso l'esistenza imprecando per un buio che non si meritava, ma desiderando un incontro con la Luce del mondo, appena contemplata nella gioia del Natale. Quella di Gian, umanamente, è una storia di dolore. Evangelicamente, una storia di grazia e di bellezza. A soli vent'anni ha dimostrato che si può essere abitati da Dio e dagli uomini. È possibile farsi amare e amare. Gian è uno squarcio della vita di Dio. In questo sta la sua santità vera, nell'essere riflesso, rimando, segno eloquente.
La storia di Gianluca a questo link: https://amzn.to/2WlD6Fq
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Dal "mostro" del mondo greco-romano alla teratologia ottocentesca, dalle pedagogie speciali sviluppatesi a partire dal Seicento agli stermini della Germania nazista, la disabilità fa parte da sempre della storia del genere umano. Nel libro se ne ricostruisce l'articolato percorso storico fino a segnalare il rischio che la crisi dello Stato sociale ci riporti oggi a un "welfare caritatevole" noncurante dei diritti e si registra, al contempo, l'attuale protagonismo di persone e associazioni. Un saggio per capire come oggi sia fondamentale l'inclusione della società di chi è più fragile, ma non per questo inferiore.

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